Oggi vi proponiamo un viaggio avventuroso alla scoperta di tante diverse varietà di sale da cucina. Consigliamo la lettura ai veri e temerari esploratori di gusto, ai curiosi e a chi è attento alla propria alimentazione.
Siete pronti?
Partiamo dal normale sale da cucina.
Il comune sale da cucina è Il cloruro di sodio che a temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino, privo di colore e con un odore e un sapore caratteristici. Purtroppo il normale sale da cucina non ha più nulla a che fare con il sale allo stato naturale a causa dei processi di raffinazione e sbiancamento che lo impoveriscono delle preziose sostanze contenute in origine.
Una doverosa raccomandazione per i nostri esploratori
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare meno di 5 g di sale da cucina al giorno, considerando sia quello già contenuto negli alimenti che quello aggiunto, corrispondenti a circa 2 g di sodio. Per semplificare: il contenuto di un cucchiaino da tè.
Il sale marino integrale (sale dell’Atlantico)
Il sale marino integrale dell’Atlantico, così come il sale celtico che prende il nome dalla costa Francese bagnata dall’omonimo Mare, è conosciuto anche come sale grigio. E’ un sale non trattato e non raffinato il cui tipico colore grigio perla deriva dall’argilla presente nei fondali, che accresce la quantità di magnesio da cui deriva la maggiore umidità. Ancora oggi la raccolta di questo sale avviene solo manualmente. Particolarmente adatto alle ricette in “crosta di sale”.
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Il sale rosa dell’Himalaya
Il sale rosa è un tipo di salgemma estratta da una delle più grandi miniere incontaminate del mondo, quella di Kewra in Pakistan. I suo cristalli hanno sfumature che vanno dal bianco, al rosa, fino all’arancio più intenso e la colorazione deriva dal contenuto di ossido di ferro. Viene raccolto e lavorato a mano, lavato con acqua e macinato a pietra. Il sapore rotondo che tende ad esaltare il gusto dei cibi, lo rende ideale per insaporire tutte le pietanze e il fascino dei suoi cristalli è perfetto per decorare elegantemente i piatti di portata.
Il sale blu di Persia
Come il sale rosa, si tratta di una normale salgemma raccolta dai resti dell’antico lago di Semnan, in Iran, oppure estratta da profondissime miniere situate nelle catene montuose Iraniane. Il suo splendido colore deriva dalla presenza di cloruro di potassio che può assumere diverse sfumature, tra cui il blu. I granelli sono trasparenti e caratterizzati da striature blu intenso. Conosciuto anche come sale speziato grazie al suo tipico retrogusto, ha un sapore molto salato, ma poco duraturo al palato. E’ un sale molto raro e difficile da trovare.
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Il sale nero delle Haway
E’ un sale marino che viene estratto a mano dalle saline dell’isola di Molokaie, che deve il suo colore nero al particolare processo di lavorazione. Prima della fase di essiccazione infatti, l’acqua viene mischiata al carbone vegetale di origine vulcanica, che oltre a conferire colore, lo arricchisce di sali minerali, conferendo il tipico sapore leggermente amaro e affumicato.
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E se volessimo preparare in casa un ottimo sale alle erbe?
Esistono in commercio tantissimi sali aromatizzati, ma può essere divertente anche prepararli noi stessi a casa. Ecco due spunti interessanti.
Sale alle erbe aromatiche.
Lavate ed asciugate molto bene un bel mazzetto di erbe aromatiche (timo, rosmarino, salvia, maggiorana, alloro, origano e basilico) che trasferirete nel mixer con 1 spicchio di aglio (tolta l’anima) e 1 Kg di sale marino integrale. Frullate e trasferite in vasetti di vetro da conservare in frigorifero.
Sale al peperoncino.
Versate 1 Kg di sale marino integrale in una ciotola, aggiungete: 3 cucchiai di paprika dolce, 2 cucchiai di peperoncino in polvere, 1 cucchiaio di cipolla essiccata e 1 cucchiaio di aglio essiccato. Mescolate bene e trasferite in vasetti di vetro che in questo caso possono essere conservati anche a temperatura ambiente.
Il sale dietetico
• sale iodato: l’aggiunta di iodio al comune sale da cucina riduce l’incidenza di problemi legati alla tiroide. Lo Iodio, contenuto in alghe, pesce, rape e spinaci è infatti essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei e la sua carenza può causare ipotiroidismo.
• sale iposodico: è un sale addizionato di cloruro di potassio che, contenendo meno sodio, aiuta a combattere l’ipertensione.
• sale asodico: è un sale totalmente privo di sodio (max 0,12%). Normalmente costituito da cloruro di potassio ed eccipienti che ne migliorano il sapore
Curiosità sul sale. Lo sapevi che?
• la parola salario deriva dall’unione del lemma “sal” con la desinenza “arium” e trae origine dall’abitudine diffusa nell’antica Roma di pagare i soldati con una certa quantità di sale, allora (come oggi) prezioso minerale.
• Anguria, melone e zucca sono costituiti per lo più di acqua e niente cloruro di sodio. Da qui il detto “avere sale in zucca” a significare presenza rara di sale inteso come materia grigia
• Citrullo: di contro, perché si dice “citrullo”? Il nome botanico dell’anguria è Citrullus vulgaris. Citrullo è chi ha la testa piena d’acqua!
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